Marchi e Case Motociclistiche di Lombardia

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Dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino all’innesco del secondo conflitto del Novecento

A.D.

Antonio Dionisi, nel 1926 a Milano, costruisce delle biciclette a motore che commercializza col marchio A.D.. Il propulsore, di propria costruzione, è monocilindrico a due tempi di 125 cc.
La motoleggera è disponibile in tre allestimenti.
La produzione dura un paio di anni.

A.G.

La marca cremonese, attiva nel periodo 1924-1925, e’ individuata dall’acronimo A.G. di Amigoni e Guindani, i soci che la fondarono.
Le biciclette a motore costruite nell’officina in via Trento e Trieste a Cremona, sono equipaggiate con motori francesi Train o austriaci Puch.
Una A.G. vince, nella sua categoria, la corsa in salita Parma-Poggio Berceto.
La Casa cremonese si aggiudica altre vittorie col pilota Mario Amigoni.

Acerboni (M.A.)

Pilota di buon livello Mario Acerboni (Milano 1889 – Tradate 1967) apre, alla fine degli anni Venti a Milano in via Pacinotti, un motosalone con annessa officina dove vende motociclette Frera. Il negozio esiste ancora mentre scriviamo (Acerboni Cicli) ed è gestito dal nipote che tratta biciclette e accessori.
Quando la Casa di Tradate dichiara fallimento, alla fine degli anni Trenta, Acerboni si assicura dal liquidatore un buon quantitativo di motori con i quali realizza motoleggere e motocarri che commercializza col marchio M.A. o Acerboni.
Intanto vende moto inglesi Panther, Coventry Eagle ma soprattutto New Imperial.
Con l’avvento dei pesanti dazi sulle importazioni imposti dal governo fascista, Acerboni importa le New Imperial e le Panther smontate e le assembla nella sua officina di via Pacinotti, aiutato dal figlio Gianfranco, anch’egli buon pilota che partecipa, tra le altre, alla Milano-Taranto ed al Circuito del Lario.

ACIX

ACIX, fabbrica di bicliclette a motore quasi sconosciuta del primo dopoguerra. Di fatto si conosce pochissimo di questa marca milanese, se non che nel 1925 aveva sede a Milano in Corso Roma, l’odierno Corso di Porta Romana.

Alba Mazzucchelli

Alba Mazzucchelli inizia la propria attività nei primi anni Venti nell’operosa via Paolo Sarpi a Milano.
Oggetto di interesse e proprio prodotto una bicicletta a motore che impiega il propulsore tedesco Alba.
Dalla fine degli anni Venti la produzione ha marchio Mazzucchelli.

Aliprandi O.A.S.A

L’officina dei fratelli Aliprandi nasce nel 1922 e costruisce biciclette. Nel 1925 vengono prodotte biciclette a motore impiegando dapprima propulsore Moser 125 e 175, poi Sturmey Archer 175, 250, 350 e 500.
Poi la Casa di Gorla-Precotto, frazioni di Milano sul vialone per Sesto San Giovanni, dal 1929 si costituisce come società col nome O.A.S.A., acronimo di Officine Aliprandi Società Anonina e realizza moto usando anche motori Jap 175 e Ladetto 175.
La costruzione di moto prosegue fino ai primissimi anni Trenta.

Alpino

Pietro Trespidi, classe 1897, progetta la sua prima moto nel 1925 di cui inizia la produzione, con il marchio Moto Trespidi, l’anno successivo nello stabilimento di Stradella. Si tratta di una 250 cc a due tempi che si aggiudica il campionato italiano gentleman col pilota Ignazio Pernetta. Oltre la versione Sport viene realizzata anche la Turismo ed una 175. Nel 1929 cessa la produzione.
Trespidi ritorna sulla scena motoristica un anno prima della fine del secondo conflitto mondiale con un interessante progetto di motore ausiliario denominato Alpino. Già i primi esemplari ottengono un buon successo, viene così creata la nuova fabbrica di Stradella, che prende il nome di Motobici S.r.l., dove nel febbraio del 1945 inizia la produzione, che continua senza modifiche fino al 1948 quando vengono introdotte nuove versioni del micromotore tra cui il modello ST di 60 cc e cambio a tre rapporti.
Vengono anche realizzate motoleggere di 75, 98 e 125 cc.
La 75 quattro tempi è progettata dal tecnico stradellino Mario Mellone a cui si devono anche i monocilindrici a valvole in testa di mezzo litro di cilindrata della Gilera.
Nel 1952 un prototipo carenato di Alpino 75 condotto da Andrea Bottigelli raggiunge la velocità di 128 km/h sul chilometro lanciato, altri record vengono conquistati dalla scuderia Perales in Argentina, deve l’Alpino aveva una buona rete di vendita.
La produzione della Motobici di Stradella continua con la presentazione di una 175 a quattro tempi, uno scooter 75 nel 1956 cui fa seguito un 48 cc. Negli anni Cinquanta la crisi politica argentina, mercato che assorbe un terzo della produzione della Motobici, è tale da mettere in crisi la fabbrica di Stradella che non sfugge al fallimento nel 1962.

Amboldi

Amboldi è la casa milanese che produce, nella seconda metà degli anni Venti, motoleggere con propulsore di 175 cc con distribuzione a valvole in testa. Una moto di questo tipo gareggia al Circuito del Lario del 1930 nella classe 175, condotta dal pilota Miro Maffeis.

Ancora

La Ancora di Tacchini e Pracchi è conosciuta per la sua produzione di biciclette. La sua prima a motore viene presentata al salone di Milano del 1923, equipaggiata con un Parvus. Un mese dopo la Casa di via Plinio realizza una motocicletta con motore Villiers di 147 cc e cambio a due marce Albion.
Il salto di qualità avviene l’anno seguente, sempre al salone di Milano, con il modello motorizzato Villiers di 247 cc e cambio Sturmey Archer a due velocità. Inizia così una produzione che si avvale sempre di motori Villiers di cilindrata compresa tra 122 e 247 cc.
La presenza sui campi di gara della Ancora avviene a partire dal 1926 quando Enrico Manetti vince il Circuito del Lario nella categoria fino a 175 cm3. Da ricordare che con la moto Ancora c’è anche il campione Nello Pagani, nella stagione 1931 che è stata la più ricca di vittorie per la Casa milanese, vincendo al Circuito di Asti, Giro delle Prealpi Varesine, Circuito di Gornate, gara in salita Cernobbio-Monte Bisbino. Pagani si aggiudica pure la medaglia di argento alla Sei Giorni. Altro pilota che porta la moto Ancora alla vittoria è Raffaele Alberti.
Nel 1933 la Ancora viene assorbita dalla Dei che continua la produzione fino al 1936 quando il marchio Ancora viene abbandonato.

Angelino

La Costruzioni Meccaniche Angelino, con sede a Milano in via Scarlatti, figura nell’elenco dei costruttori di moto nel 1925.

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